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AUTORE: PADRE FRANCESCO PIERLI Aprile 2008 | TITOLO: MISSIONE EUROPA |
Per la riflessione sulla presenza comboniana in Euruopa dove citate anche il mio intervento a Limone nel luglio del 2007 riportato da Nigrizia. Una delle grandi sfide per la Famiglia comboiniana in Europa sono senz'altro gli immigrati africani e dagli altri continenti. Voi di Comboninsieme vi siete impegnati in questo settore da sempre. Nelle foto che mi hai mandato gli africani primeggiono; anche i commenti ai vangeli domenicali sono fatti da un sacedote africano. E' una pista ottima che ci accompagnerà per molto tempo perchè il fenomeno migratorio è solo agli inizi. Fra dieci anni l'Europa avrà un crescente bisogno di popoli da altri continenti per la sua sopravvivenza e reinvenzione.. Non è la prima volta1 Al tempo delle cosidette invasioni barbariche l'impero romano era diventato oramai asfittico, fu reinsanguato dai cosidetti barbari che si innestarono in quello che trovarono dello impero romano attaraverso la mediazione della fede cristiana. Cosi sorse una nuova Europa; quella che è durata 1500 anni fino alle soglie del 2000. Or quell'Europa ha bisono di una altra grande trasfusione di sangue per iniziare un nuovo capitolo della sua storia e della sua missione con il resto del mondo. Spero e prego che il cristianesmo giochi un ruolo fondamentale anche oggi come lo fece al tempo delle invasioni barbariche. E' in questo contesto che vedo la sfida per la Famiglia Comboniana in Europa all'inizio del terzo millennio dell'era cristiana. . Le grandi migrazioni sono parte della storia della umanità; sono strumenti di Dio per rimescolare i popoli che lui vede come sua famiglia e tutti redenti da Gesù. Popoli che motivati da pregiudizi e paure cercano di separarsi alzando barriere di ostilità e muraglie in pietra mattoni e cemento si mettono fuori dal piano di Dio. Lo fecero anche i Romani con il famoso Vallum che andava dalla Roma alla Scozia. I Cinesi non furono da meno con la Grande Muraglia. Ma non bloccarono l' incontro dei popoli. Se mai lo ritardarono un pò! Vogliamo noi essere inbrigliati dalla stessa logica? Che Comboni liberi la Famiglia Combonia da simile paura. Io vedo non pochi segni dello SPIRITO DELLA MURAGLIA anche nella Famiglia Comboniana. Bravi tutti voi di Comboninsieme nel vostro ministero di favorire l'incontro dei popoli |
AUTORE: ANGELO GRANDE Maggio 2008 | TITOLO: LA PAROLA DI NDOUM |
Leggo i suoi testi il lunedì dopo. E' una buona sintesi omiletica. Non è illuminante come il suo libro di tesi. E' positivo il fatto che sia un sacerdote africano a suscitare interesse per testi liturgici che dovrebbero essere meglio interpretati e spiegati da parroci e curati locali. Anni fa, facevo anche 60 km di macchina per ascoltare una predica "decente". Preferisco una spie¬gazione più ancorata al territorio in cui vivo, specie se durante la settimana la posso discutere con chi ha predicato, in occasione di incontri di approfondimento sul Vangelo. Trovo un po' patetici i consensi entusiastici che vengono pubblicati. E' una buona iniziativa che non va interrotta, ma che non è illuminante. |
AUTORE: FRANCESCO ESPOSITO Maggio 2008 | TITOLO: IMMONDIZIE A NAPOLI |
innanzitutto grazie a tutti quelli che hanno partecipato alla festa in
campagna per i 30 anni di Daniela, è stata come sempre molto divertente.
Grazie per i tanti regali e per i messaggi di auguri di coloro che non sono
potuti venire.
Come già da qualche tempo, i raduni, le feste, le semplici cene che io e
Daniela organizziamo sono caratterizzate da una scelta ambientalista facile da
realizzare e soprattutto dai risultati molto efficaci.
In questo periodo di grande emergenza per la nostra città abbiamo deciso di
mettere il nostro piccolo mattoncino, un contributo minimo almeno per non
aggravare la situazione.
Siamo convinti infatti che soltanto partendo da noi stessi, dai singoli
individui dai nostri piccoli gesti e comportamenti è possibile ottenere un
cambiamento reale della nostra società.
Quello che abbiamo fatto è molto semplice: ovviamente abbiamo differenziato la
spazzatura ed in secondo luogo abbiamo ridotto “a monte” imballaggi e rifiuti
inutili a cominciare dai piatti e dai bicchieri plastica.
Il giorno precedente alla festa, abbiamo recuperato dei cartoni sui quali
abbiamo scritto “plastica, latta, vetro, residui di cibo, carta,
indifferenziata”.
Sembra difficile immaginare un pranzo per più di 50 persone con i piatti di
ceramica ed i bicchieri di vetro ed invece con la collaborazione e la
sensibilità di tutti gli invitati può riuscire benissimo ed è anche molto
divertente.
(A proposito un applauso a Claudia che ha capito benissimo lo spirito di
questa iniziativa utilizzando lo stesso piatto per lei e per Filippo dall’
inizio alla fine del pranzo e complimenti ad Aurora che mi ha rimproverato
quando le ho preso il piatto. “Te lo sciacquo” ho detto e lei mi ha risposto
che voleva utilizzarlo per tutte le pietanze).
Alla fine della giornata la spazzatura prodotta era composta da due buste di
bottiglie di plastica che sono state piegate e conferite nella campana apposita
così come la latta, i fazzolettini di carta ed i cartoni sono stati via via
impiegati per alimentare la brace ed il forno a legna, l’umido che rappresenta
una buona parte dei rifiuti è stato dato a fine giornata alle galline, il vetro
è stato conservato e sarà riutilizzato per conserve di pomodori, vino ecc.
Ma il risultato più sorprendente è che grazie alla riduzione dei “rifiuti
inutili” il materiale indifferenziabile, quello cioè che finisce in discarica o
negli inceneritori, ha riempito una sola piccola busta. . .
Più di 50 persone che pranzano e producono una sola piccola busta di rifiuti:
una soddisfazione enorme!!!
Sicuramente si potrà fare di più e meglio, sicuramente ci sono delle
responsabilità politiche e degli interessi economici, sicuramente qualcuno di
noi almeno una volta nella vita ha detto “che la faccio a fare la raccolta
differenziata?” perché ha sentito dall’amico del cugino del nipote che “tanto
poi buttano tutto insieme”. . . sicuramente tutte queste cose ma
NOI COSA POSSIAMO FARE PER RIDURRE L’EMERGENZA RIFIUTI IN CAMPANIA?
Proviamo a dare il nostro contributo?
Proviamo a mettere il nostro piccolo |
AUTORE: JACK DEGANO Giugno 2008 | TITOLO: |
Carissimi:
Congratulazioni a voi tutti. Il recente numero di
Marzo mi e' appena arrivato. La varieta' di articoli/interventi
e la rinnovata veste tipografica lo rendono sempre piu'
"pulchrum oculis et desiderabile." (Come e' comodo, ora,
verificare una citazione dalla Bibbia andando sul sito
del Vaticano, che ha la volgata completa!)
La relazione della riuscita riunione di Roma fa venire
l'acquolina alla bocca a chi non ebbe la possibilita' di
farne parte. "Crescite et multiplicamini."
Pace e bene
Jack Degano
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COMMENTO | AUTORE: JACK DEGANO | TITOLO: MISSIONE EUROPA |
Tempo fa mi lessi con un certo gusto il vecchio tomo
"Memorie di un Italiano" di Ippolito Nievo. Nella mia
recente visita in Italia mi procurai un simile libro di
memorie scritto da uno dei miei antichi professori:
"Memorie di un Italiano Cardinale" di Giacomo Biffi.
E lo sto leggendo con molto piu' gusto! Le disavventure
della Pisana impallidiscono di fronte all'arguzia e profondita'
di pensiero di Biffi. Gia' manifestava queste doti nel lontano
1955-59. Ora si manifestano ancor piu' chiaramente e senza
paura - o "peli sulla lingua" che dir si voglia. Ha lasciato
la direzione della diocesi di Bologna, ma continua il suo
ministero di pensatore e pastore.
Ebbene, ho trovato un interessantissimo paragrafo in
cui egli trascrive una risposta ad un intervistatore nel
lontano 1990. Eccolo:
"Io penso piuttosto che l'Europa o ridiventera' cristiana o
diventera' musulmana. Cio' che mi pare senza avvenire e'
la "cultura del niente", della liberta' senza senza limiti e senza
contenuti, dello scetticismo vantato come conquista intellettuale,
che sembra essere l'atteggiamento largamente dominante nei
popoli europei, piu' o meno tutti ricchi di mezzi e poveri di verita'.
Questa "cultura del niente"(sorretta dall'edonismo e dalla
insaziabilita' libertaria) non sara' in grado di reggere all'assalto
ideologico dell'Islam, che non manchera': solo la riscoperta
dello "avvenimento cristiano" come unica salvezza per l'uomo -
e quindi solo una decisa risurrezione dell'antica anima dell'Europa -
potra' offrire un esito diverso a questo inevitabile confronto.
Purtroppo ne' i 'laici' ne' i 'cattolici' pare si siano resi conto del
dramma che si sta profilando. I laici, osteggiando in tutti i modi
la Chiesa, non si accorgono di combattere l'ispiratrice piu' forte
e la difesa piu' valida della civilta' occidentale e dei suoi valori di
razionalita' e di liberta'. I 'cattolici', lasciando sbiadire in se stessi
la consapevolezza della verita' posseduta e sostituendo
all'ansia apostolica il dialogo ad ogni costo, inconsciamente
preparano la propria estinzione." (pagg.382-383).
Non che io voglia contraddire le sagge osservazioni del
P.Francesco Pierli, ma questa riflessione sull'inevitabile
scontro delle due culture e, non nascondiamocelo, delle
due religioni, non puo' non preoccuparci. I barbari invasori
hanno accettato il cristianesimo. Ma dovunque sono arrivati
i musulmani(fatta eccezione della Spagna) e' sparito il
cristianesimo.
Il Card. Biffi ebbe il coraggio di dirlo nel 1990 ed ha ancor
piu' coraggio di ripeterlo nel 2007. Sono tentato di stare dalla
sua parte!
Jack Degano
Cincinnati,6.23.2008
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AUTORE: P. Luigi Varesco Giugno 2008 | TITOLO: |
Ringrazio di cuore del plico postale, che ho ricevuto in questi giorni. Per primo mi son buttato su SAN DANIELE COMBONI NOI INSIEME” : l’ho divorato! Complimenti: un numero bello, eccezionale, ben fatto. Chiaro, c’è la mano di tante persone e tutte brave e competenti…Non siete ex ma parte di noi, di una bella famiglia che si gloria di sentirvi,vicini,, della nostra storia, delle conquiste e sconfitte che abbiamo raccolto. Comboni è così . non si arrende mai: è discepolo di Gesù che amò “usque in Finem” e questo traguardo non è ancora venuto: la lotta continua.Il “carisma si evolve,” vorrei dire trova nuovi spazi, nuovi orizzonti; ma bisogna vederli, sapere leggere i tempi in cui viviamo,Ecco allora il tocco “profetico” di Fernando Zolli e Alberto Pel lucchi: non parlo poi del tocco magistrale di Francesco Pirli,che, secondo me meriterebbe si essere richiamato a presiedere e guidare la congregazione. Mi è tanto piaciuto l’articolo di Jack Degano, sempre fine e profondo nelle sue osservazioni: ricorda il passato, lo rivive e lo sa interpretare in chiave moderna. Questi sono veri amici che ci fanno del bene, ci richiamano alla realtà….Ammiro
Giovanni per l’amore alla congrgazione, che considera giustamente sua: l’ha vissuta, servita, gustata per tanto tempo :Ci sentiamo quindi fratelli .
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AUTORE: P.OTTAVIO RAIMONDO LUGLIO 2008 | TITOLO: |
ho avuto modo di vedere inviato sulla signora
Betancourt e la sua prigionia.
Certi messaggi prima di essere diffusi devono essere esaminati e vagliati se
la loro diffusione passa attraverso il nome comboniano perché chi legge non
pensa né a te né a me ma ai comboniani.
Ciò che dice il messaggio sulla Betancourt è vero ma lo dice in modo
sbagliato e non per altro è fatto negli Stati Uniti da chi ha certi
interessi. Sono quei fotomontaggi con bei panorami e con belle frasi tolte
dal loro contesto...
Mi spiego a partire dal film su mons. Romero quando ai sequestratori di un
politico, il vescovo faceva osservare quanto soffriva la famiglia del
politico preso in ostaggio. I sequestratori portarono il vescovo in mezzo a
gente che viveva in situazioni dusumane...
Cio' che succede con la Betancouert è ingiusto ma è altrettanto ingiusto
come è costretta a vivere una quantità grande di popolazione.
Il grido in favore della Betancourt o va di pari passo con il grido in
favore degli oppressi che non hanno titoli, oppure è una evasione, un fare
il gioco dei potenti.
Non posso accettare che si usi il nome comboni o comboniano senza una minima
garanzia.
Sono certo che qualcosa si può fare per andare avanti. Chiedo solo che
questo qualcosa si faccia.
Con amicizia e fiducia.
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COMMENTO | AUTORE: COMBONINSIEME | TITOLO: |
Credo che ognuno di noi abbia percorso sentieri diversi e dopo tanti anni ci troviamo spesso su posizioni che non si incrociano. Tranne probabilmente su un punto: l'interpretazione nostra dell'impegno che sarebbe profuso dal Comboni se vivesse ora.
Ma questo è un discorso lungo che forse non troverebbe molto accordo. Ad ogni modo anche l'accordo non sarebbe importante. Io credo che il punto principale sia che lui "conta" nella vita degli individui che lo hanno incontrato e che nessuno di noi può vantare una interpretazione del suo spirito onnicomprensiva e "giusta", nemmeno (a volte mi vien voglia di dire tanto meno)coloro che non hanno attraversato il fiume.
Dal punto di vista laico ovviamente Comboninsieme rappresenta un filone all'interno della Chiesa Cattolica e quindi di parte. Come d'altronde sono di parte la stragrande maggioranza dei nostri media e noi tutti quando facciamo delle scelte ben precise schierandoci con un gruppo o con un ideale che sia.
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AUTORE: comboninsieme | TITOLO: |
“Da una donna che hanno tenuta prigioniera ci arriva una piccola grande lezione di libertà. E un invito a cercare il respiro che lega alla vita e a Dio, più delle mille chiacchiere che ci lasciano più soli e più schiavi”
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COMMENTO | AUTORE: JACK DEGANO | TITOLO: |
Non che questa voglia essere una risposta alle
pressanti preoccupazioni del caro collega di
scolasticato P. Ottavio Raimondo, anzi forse
aggiungera' legna al fuoco! Trascrivo una breve
dichiarazione che e' attribuita ad un americano che
dovrebbe essere al disopra di ogni sospetto, Abraham Lincoln:
" Non si aiutano i poveri distruggendo gli abbienti.
Non si rafforzano i deboli indebolendo i forti.
Non si crea il benessere scoraggiando la parsimonia.
Non si sollevano i salari dei dipendenti abbassando
quello del datore di lavoro.
Non si fa progredire il senso di fratellanza incitando
l'odio di classe.
Non si costruisce carattere e coraggio togliendo
alla gente il senso di iniziativa e di responsabilita'.
Non riuscirai ad aiutare la gente in modo permanente
facendo per loro quello che essi dovrebbero fare
per se stessi."
D'accordo, questo vale piu' per chi potrebbe e non vuole,
che non per coloro che non possono anche se lo vogliono.
Ma forse aiuta ad avere una prospettiva piu' vasta di
una realta' che e' molto, ma molto piu' complessa di
quanto la vorrebbero far apparire ambedue gli opposti poli.
Pace e bene.
Jack Degano
Cinvcinnati, Luglio 2008
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AUTORE: LUIGI CELESTE | TITOLO: |
E’ tempo di abbandonare certi schemi mentali superati e nefasti per la vita per il benessere e per la buona riuscita di ogni impresa. E’ tempo di non dividerci in destra e sinistra, vicini e lontani, cattolici e laici,cristiani e musulmani, occidentali e orientali, a questo mondo siamo soltanto uomini, solo fratelli e figli di Dio che dobbiamo lavorare insieme perché la vita sia più bella,il domani più prospero e la società più serena. Finchè non capiremo questa realtà,saremo solamente infelici e irrequieti, rissosi ed inconcludenti, capaci di struggere e mai di costruire il mondo nuovo che tutti sogniamo |
AUTORE: P.OTTAVIO RAIMONDO | TITOLO: |
Per quanto riguarda le opinioni o i punti di vista: non vorrei che fosse mai
una faccenda tra noi individualmente ; cerco che sia una visione più ampia, una visione
comboniana in cui ci chiediamo se entriamo o meno nella visione del mondo di
san Daniele Comboni. Non perché sia l'unica ma perché è quella che ha fatto
sua e l'ha portato a visioni differenti (non necessariamente migliori o
peggiori) di quella dei camilliani o del vescovo di Verona o di altri...
Per me la sfida è questa e solo insieme possiamo formulare una risposta
abbastanza valida.
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AUTORE: Jack Degano - Cincinnati | TITOLO: |
Qualcuno mi dica che non e' vero!
Oggi il New York Times ha pubbblicato un lungo
e dettagliato articolo dal titolo "Darfur withers
while Sudan sells off food" - Il Darfur muore di fame
mentre il Sudan esporta prodotti agricoli.
L'autore cita attendibili fonti che proverebbero
senza alcun dubbio che mentre gli Stati Uniti
donano 283,000 tonnellate di sorgo (provenienti
persino dal Texas - e si puo' immaginare il
costo dell'acquisto e traporto!) per il Darfur, il
governo centrale del Sudan esporta pressapoco
la stessa quantita' di sorgo prodotto localmente
all'Arabia Saudita per dar da mangiare ai cammelli.
In altri paesi, dice l'articolista, la fame e' causata
da siccita' e altri disastri. Nel Sudan le cose sarebbero
diverse: il governo riceve miliardi di aiuti dalla
comunita' internazionale, ma invece di nutrire i suoi
cittadini con il cibo che i nuovi metodi permettono
di far cfrescere in una zona una volta desertica,
approfitta dell'alto costo dei prodotti agricoli
e li vende ad altre nazioni.
Chi non vede la contraddizione?
Immagino "Nigrizia" non pubblichera' questi
dati - o in ogni caso troverebbe un appiglio
per incolpare l'America!
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